Ci sono miti e figure epiche incancellabili nel mondo del calcio italiano. La squadra del Grande Torino del ‘49, formata dagli “Invincibili”, era uno di quelli.  Era il 4 maggio 1949, più di 70 anni fa, l’aereo che riportava la squadra a Torino, dalla trasferta di Lisbona, si schiantò sulla collina di Superga coperta dalla nebbia provocando la morte di tutti i trentuno passeggeri a bordo tra cui calciatori, staff, dirigenti, giornalisti ed equipaggio.

Ancora oggi è difficile scordare i nomi degli undici eroi: Bacigalupo, Ballarin, Maroso, Grezar, Rigamonti, Castigliano, Menti, Loik, Gabetto, Valentino Mazzola, Ossola che fecero sognare i tifosi di intere generazioni con cinque scudetti vinti dal 1942 al 1949.

L'ultima partita del Grande Torino

Ingresso in campo della storica squadra più forte del mondo, il Grande Torino

Era il 3 maggio 1949, in programma c’era un’amichevole a Lisbona tra il Torino e i padroni di casa Benfica per celebrare l’addio al calcio del capitano portoghese Ferreira che, a febbraio dello stesso anno, quando l’Italia aveva sconfitto il Portogallo 4-1, si era confrontato con Valentino Mazzola per organizzare qualcosa di speciale ovvero affrontare la squadra più forte del mondo che in quel periodo era proprio il Grande Torino.

Quel giorno, allo stadio di Lisbona, c’erano 40 mila spettatori ad attendere la grande partita. Già dopo i primi 9 minuti, i granati passarono in vantaggio con Ossola ma, il Benfica riuscì a ribaltare il risultato chiudendo il primo tempo sul 3-2. Invece, il secondo tempo fu più teso ma con un finale veramente scoppiettante: a cinque minuti dalla fine, il Benfica segna il quarto gol su rigore e l’uscita del capitano portoghese Ferreira tra gli applausi.

Lo schianto aereo

Poi,  il 4 maggio 1949, i calciatori del Torino, lo staff, i dirigenti e i giornalisti s’imbarcarono sul trimotore I-Elce Fiat per tornare in Italia. Le condizioni metereologiche erano pessime: la pioggia battente e le nuvole basse che causavano grossi problemi di visibilità . Poco dopo le 17, dopo l’ultimo contatto radio, lo schianto aereo contro la basilica di Superga.

Schianto aereo del 4 maggio 1949 con a bordo i calciatori e lo staff del Torino

I funerali e la partita benefica

A seguito della tragedia, i funerali si erano tenuti il 6 maggio a Torino e a Palazzo Madama si erano radunate mezzo milione di persone tra cui le rappresentanze delle squadre italiane e dei club stranieri per dare l’ultimo saluto alle vittime.

Il 26 maggio dello stesso anno, allo stadio comunale di Torino, venne organizzata una partita benefica dove la squadra del Torino, composta dagli undici campioni appartenenti ad altre squadre italiane, affrontò il River Plate del campione argentino Di Stefano. L’incasso dell’amichevole, terminato con un 2-2, fu destinato ai familiari delle vittime.