Sono i simboli impressi nelle maglie delle squadre di calcio e nelle bandiere che colorano gli stadi. Sono gli stemmi che da sempre rivestono un’importanza per nulla secondaria e sono acclamati dai tifosi e dagli appassionati calciofili.
In questo articolo, FasceDaCapitano ci svela alcune curiosità legati a questi variopinti stemmi.
Lo stemma: un simbolo tra tifo e club calcistico
Dopo la fondazione della squadra di calcio, è una conseguenza inevitabile la nascita di uno stemma perché quest’immagine, nella sua semplicità, rende immediato la capacità dei tifosi e non solo di identificarla alla squadra stessa. Ma non sempre gli stemmi rimangono fedeli. Ad esempio, per alcune squadre di Serie A, ci troviamo di fronte a dei veri e propri restyling grafici e cromatici.
Perciò, bisogna dividere le 20 squadre della serie A in due macrocategorie: da una parte, quelle che hanno modificato lo stemma e quelle che invece sono rimaste fedeli allo stemma originale.
Gli stemmi trasformati delle squadre di serie A
Sicuramente gli stemmi delle squadre Juventus, Napoli, Inter, Bologna e Udinese hanno cambiato forma e colori.
A livello di forma, Juventus, Napoli e Inter hanno abbandonato il caratteristico ovale o scudo per passare a una grafica completamente nuova. Lo stemma della Juventus è un pittogramma stilizzato che riproduce la lettera J maiuscola, quello del Napoli è un cerchio con la cornice blu scuro e la lettera “N” bianca al centro e mentre quello dell’Inter, nonostante abbia la stessa forma dello stemma del Napoli, riporta all’interno le lettere sovrapposte F, C, I e M, con una cornice dorata, un cerchio nero e azzurro.
Ma anche gli stemmi di Parma e Udinese cambiano la loro immagine. Per quanto riguarda quello del Parma, dopo la presenza dei cerchi concentrici bianchi – gialloblu e una piccola croce nera su fondo bianco, nel 1º gennaio 1970, diventa uno scudetto con la croce nera in campo bianco e le strisce verticali giallo-blu. A partire dagli anni Duemila, per un’operazione di marketing, lo stemma subisce continue modifiche fino al 2015 con le seguenti caratteristiche: uno scudo diviso a metà, a sinistra c’è lo sfondo bianco con la croce nera e a destra c’è il giallo con delle strisce blu e sulla sommità la denominazione “Parma Calcio”.
Invece, per l’Udinese, lo stemma nasce a inizio anni ’70 e, dopo essere stato rappresentato con uno scudo riempito dai pali bianconeri e dal trigramma della sigla dell’associazione calcistica, negli anni ’80, viene introdotta una zebra inscritta in un cerchio verde. Ma lo stemma cambia ancora e ritorna ad essere uno scudo bianco che circoscrive uno scaglione nero e vengono inserite l’iniziale “Z” dell’allora società Zanussi, proprietaria del club e la scritta minuscola “udinese calcio” sulla sommità dello scudo stesso. Negli anni ’90 esce di scena la società Zanussi, la lettera “Z” scompare e lo stemma viene trasformato in un cerchio grigio avvolto da due rami d’alloro.
Invece, quando si parla di colori, non si può non nominare lo stemma del Bologna. Nasce nel 1909 ed è un ovale Art Noveau bicolore e sulla sommità la sigla della società. Nel corso degli anni la forma ovale dello stemma rimane ma i due colori cambiano tonalità fino al 2018 quando lo stemma subisce il suo ultimo restyling cromatico: l’ovale ha una cornice grigia platino, il blu diventa più chiaro mentre il rosso si scurisce.

Ecco gli stemmi delle squadre di serie A che sono rimasti fedeli

Ci sono degli stemmi di alcune squadre di Serie A che sono rimasti fedeli al disegno e ai simboli, dalla sua creazione fino ai giorni nostri. È il caso di: Torino con il suo toro rampante, Fiorentina con il suo giglio rosso, Milan con il rosso e il nero, Lazio con l’aquila Olimpia, Lecce con il caratteristico leccio pugliese e la lupa, Roma con la lupa di Romolo e Remo, Genoa con il grifone, Sampdoria con il marinaio Baciccia di profilo, Hellas Verona con il cangrande e la scala, Palermo con l’aquila d’oro, Sassuolo con i fiori stilizzati bianchi, Spal con l’ovale azzurro chiaro e uno scudo piccolo bianco e nero, Cagliari con i quattro mori di profilo destro come la bandiera della Sardegna, Brescia con il leone e Atalanta con la sua Dea bianca di profilo.