I Giochi Olimpici sono uno degli eventi sportivi e culturali più importanti e più seguiti a livello mondiale, che come sappiamo prevedono la competizione tra i migliori atleti del mondo in moltissime discipline sportive praticate nei cinque continenti.
Dopo un anno di ritardo causato dall’emergenza coronavirus, possiamo finalmente assistere ai giochi Olimpici di Tokyo, a seguito di mille incertezze e numerosi rinvii da parte delle organizzazioni.
In passato diverse edizioni dei Giochi Olimpici furono cancellate per cause esterne, come quelli del 1916, del 1940 e del 1944, a causa della Prima e della Seconda Guerra Mondiale, ma nonostante questo si è continuato a conteggiare le edizioni normalmente rispettando il conteggio iniziale.
Quelli di quest’anno sono i primi Giochi Olimpici in assoluto ad essere posticipati, in questo caso di un anno, invece che cancellati. L’anno è proprio l’unica cosa che è cambiata: la location, il nome, il logo sono rimasti, principalmente per ragioni culturali e per mantenere la tradizione olimpica.
Un po' di storia
I primi giochi olimpici si svolsero nel 776 a.C. in Grecia, nella città di Olimpia, dalla quale prendono appunto il nome Olimpiadi.
Da questo nome deriva anche un altro termine, Olimpiade, l’intervallo di tempo di quattro anni utilizzato dagli antichi greci per contare gli anni e per programmare appunto ogni edizione dei Giochi olimpici sin dalla loro nascita.
L’unica grande “pausa” presa dalle Olimpiadi fu nel 393 a.C.: dopo circa 1500 anni di abolizione dei Giochi Olimpici imposta dall’Imperatore Teodosio, nel 1896 il barone francese Pierre de Coubertin riuscì a riprendere la tradizione greca, riportando i Giochi Olimpici in vita e Organizzando così i Giochi Olimpici di Atene.
Il calcio nelle Olimpiadi
Il calcio è una delle discipline più presenti nei Giochi Olimpici e sebbene sia lo sport più praticato e seguito al mondo i due non vanno molto d’accordo.
Nonostante l’atmosfera pacifica nelle primissime edizioni dei giochi, 1900 per quello maschile e 1996 per quello femminile, con il passare degli anni si scatenarono polemiche da parte del Comitato Olimpico Internazionale, ancora indeciso se inserire il calcio nei Giochi Olimpici perché considerato un “gioco” ben lontano dalle discipline nobili come l’atletica.
Da quel momento il calcio iniziò a perdere credibilità e qualità durante i Giochi Olimpici e si dovette rassegnare all’etichetta polemica, partecipando comunque ai giochi ma senza alcuna particolare rilevanza.
Con il passare degli anni il calcio nelle Olimpiadi fece comunque passi avanti, i primi devoti a questo sport divennero professionisti, vennero finalmente ammessi ai Giochi dal Comitato Olimpico sostenendo il calcio come vero sport.
Niente calcio Italiano alle Olimpiadi
Purtroppo per il presidente Malagò e per qualunque appassionato, c’è un rammarico evidente: per la terza volta di fila, né il calcio femminile né quello maschile saranno presenti ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020.
Da un lato la Nazionale femminile Under 21 agli Europei ha perso contro l’Olanda nei quarti di finale, dall’altro quella maschile è stata eliminata nelle prime partite di girone, perdendo contro la Polonia.
L’ultima partecipazione della nostra Nazionale di calcio è stata ai Giochi Olimpici di Pechino nel 2008 e l’ultima e unica medaglia d’oro vinta dall’Italia alle Olimpiadi risale all’ormai lontanissimo 1936.