Colui che in campo indossa la fascia al braccio, colui che della squadra è il punto di riferimento: ecco ciò che rappresenta nel calcio la figura del capitano.
Il calcio è uno tra gli sport più seguiti al mondo e di tifosi della propria squadra del cuore ce ne sono a migliaia. Gioco dalle mille sfaccettature, quello del pallone vede al suo interno un regolamento ben definito così come tanti ruoli e tante figure. Proprio tra queste figure a spiccare è indubbiamente il capitano, il giocatore cioè che porta effettivamente la fascia, uno strumento di riconoscimento ma anche e soprattutto un simbolo ben più profondo che ne definisce ruolo e personalità.
Capitano: l'ufficialità del ruolo
Come ogni sport, anche il calcio si caratterizza per un regolamento ben preciso, quello cioè che vede la luce con la nascita ufficiale dello sport. Per il football bisogna tornare indietro fino al 1863, con la Football Association, la quale dava il via al calcio moderno. È in quella lontana occasione, infatti, che venivano delineate le prime regole fondamentali del gioco. Regole che poi, con il tempo, conobbero aggiunte e implementazioni.
È proprio all’interno dei regolamenti che definiscono ufficialmente il gioco del calcio che riscontriamo anche quelli che caratterizzano la figura del capitano della squadra. La rappresentatività di questo ruolo, infatti, si riscontra subito e in modo concreto sul campo, attraverso una serie di azioni che lo definiscono.
Egli è l’unico a poter comunicare con l’arbitro, in caso di decisioni prese da quest’ultimo, facendosi portavoce della propria squadra o di qualche compagno; è inoltre colui che, prima della competizione, partecipa al sorteggio per stabilire quale squadra sceglierà il campo e quale batterà invece il calcio di inizio.

Le qualità di un capitano non scritte
Al di là di ciò che è scritto e stabilito con ufficialità, il ruolo del capitano incorpora al suo interno anche altre peculiarità, doti cioè non scritte ma che ben caratterizzano una figura così fondamentale per la squadra.
Scelto dalla società per anni di partecipazione attiva in quel preciso ambiente, per talento o per particolari qualità di rappresentanza, il capitano di una squadra di calcio tende a possedere delle doti, acquisite con il tempo, che lo rendono un vero e proprio leader, una personalità cioè capace di divenire un punto di riferimento per i propri compagni, in tutto e per tutto.
Il capitano di calcio, così come il capitano di qualsiasi sport, del resto, diviene allora sinonimo di buon esempio, di serietà ma anche di credibilità, dentro e fuori dal campo. Il suo ruolo lo vede infatti dimostrare per primo l’impegno doveroso che bisogna mettere in questo sport nonché la capacità di collaborare in team al fine di ottenere il miglior risultato possibile, sia in allenamento sia in partita. Un esempio, dunque, di affidabilità, chiamato alla responsabilità e alla capacità di vestire con saggezza i valori sani del calcio.
Concludiamo allora con una grande dimostrazione dell’altezza di questo ruolo, prendendo a esempio un avvenimento drammatico, ma estremamente significativo in tal senso, accaduto poco tempo fa in occasione degli Europei che si sono disputati quest’anno.
Durante la partita disputatasi il 12 giugno e che vedeva rivaleggiare Danimarca e Finlandia, il capitano della squadra danese, Kjaer, ha prontamente soccorso un suo compagno, il giovane Christian Eriksen. Sembrerebbe proprio che sia stata tale prontezza a dare un significativo aiuto al giocatore in difficoltà. Un gesto allora di grande rilevanza che, ancora un a volta, conferma quanto grandezza e capacità siano caratteristica essenziali in una figura come quella del capitano.