Il primo incontro di calcio si narra sia stato giocato nel 1872 tra Inghilterra e Scozia e già in quella prima partita sembra essere certa la presenza di due capitani e delle loro rispettive fasce da capitano. Quindi abbiamo la certezza che più di un secolo fa, una squadra sentiva già il bisogno di una figura trainante, un esempio a cui ispirarsi, una figura che rappresentasse il gruppo nel bene e nel male senza mai abbandonarlo.
Qual è il compito del capitano?
Cosa è permesso fare alla persona che in mezzo al campo di battaglia indossa il nastro di stoffa distinguendosi da tutti gli altri combattenti? Oltre che scegliere testa o croce ed essere un punto di riferimento per l’arbitro, il capitano ha moltissimi altri compiti da soddisfare, che implicano prima di tutto onore, responsabilità e impegno.
Il nastro di stoffa che circonda il bicipite ricorda a chi lo indossa e a chi lo osserva quanto ogni scelta del capitano condizionerà qualcun altro e quanto ogni suo comportamento sarà analizzato, criticato e premiato. Da una parte sì, potremmo dire che il capitano gode di una certa libertà e di un trattamento riservato, dall’altra sicuramente la responsabilità e la consapevolezza dell’onore superano di gran lunga il privilegio guadagnato.
La fascia da capitano è diventata nel corso degli anni una vera e propria liturgia, paragonabile all’ordinazione di un sacerdote. Indossare una fascia da capitano significa prendere un impegno eterno, o almeno finché la si indossa, nei confronti della squadra, dei compagni e dei tifosi.
I capitani non famosi
Nel mondo ci sono capitani ben diversi da quelli che siamo soliti vedere. Capitani che non guadagnano migliaia di euro ogni volta che indossano quella fatidica fascia, ma che accettano questo ruolo principalmente per l’onore e la responsabilità che implica. Capitani a cui non sono riservati trattamenti speciali, che non godono di più libertà ma che anzi sono costretti alle volte a fare il lavoro degli altri, a prendersi colpe e responsabilità non loro, a guadagnarsi il rispetto e la fiducia di compagni, tifosi e avversari.
Abbiamo deciso di pensare a tutti questi capitani, guide nel campo e nella vita, che sono padri, che sono esempi da seguire e persone da stimare, le cui azioni si riversano non solo nel campo ma anche nel loro mondo, capitani che si meritano molto più di una semplice fascia arancione con la C nera.
Se il vostro papà è un capitano, lo è stato, o ha sempre sognato di esserlo, potete stupirlo nel giorno della sua celebrazione, il 19 marzo, con un regalo unico e speciale: una fascia da capitano personalizzata.
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